Monty Collins, figlio di un diplomatico britannico, nacque in una colonia inglese in India, dove iniziò a conoscere aromi e spezie, molti anni dopo utilizzati per dare vita al Monkey 47.
Collins dopo la seconda guerra mondiale venne inviato a Berlino affinché si occupasse della ricostruzione della città, distrutta dai bombardamenti.
Nella capitale tedesca il comandante fece “amicizia” con una curiosa scimmietta dello zoo di Berlino, che venne ribattezzata dallo stesso Collins con il nome di “Max”.Dopo aver lasciato la Royal Air Force nel 1951, Collins si trasferì nella Foresta Nera, la Schwarzwald, e da buon britannico, non potendo rinunciare alla sua dose quotidiana di Gin, iniziò a produrre un distillato partendo da tutti gli ingredienti più tradizionali del Gin stesso, e successivamente aggiungendo alcuni elementi naturali della Foresta Nera, nonché alcune delle spezie che aveva conosciuto nelle Indie durante l’infanzia.
Il risultato fu straordinario, e in breve tempo Collins riuscì a mettere a punto una ricetta che includeva ben 47 diversi elementi.
Con la morte dello stesso Collins, tuttavia, il suo Gin venne dimenticato per diversi decenni, fin quando la sua ricetta non ritornò alla luce insieme a una bottiglia del distillato stesso, sulla cui etichetta era stata disegnata a mano una simpatica scimmietta: “Max the Monkey”.
Oggi possiamo assaporarare tutto il gusto originale dei 47 elementi di quello che è ormai il famoso Monkey 47, per merito della Black Forest Distillers, situata a circa 700 metri di altezza ai piedi di una delle più belle vette della Foresta Nera.
Nell’area sud occidentale della Germania, in una suggestiva zona montuosa tra fiumi e laghi di acqua pura, la distilleria produce dal 2010 il Monkey 47, per mano del mastro distillatore Christoph Keller, che ha reinterpretato in chiave moderna la ricetta originaria dell’inventore.
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